18 marzo 2019. Coronavirus: perché in Lombardia muiono così tante persone? La spiegazione di Ricciardi non convince

Post n° 11 - 18 marzo 2020

Ieri alla trasmissione diMartedì Walter Ricciardi ha ipotizzato che il numero di letalità così alto in Lombardia può essere spiegato dalla differenza anagrafica rispetto alla Cina dove l’età media dei deceduti è di 46 anni contro quella di 67 del nostro paese.

Tra tutte le ipotesi per comprendere il motivo per il quale in Lombardia (ma anche in Emilia Romagna) abbiamo un numero così alto di decessi, questa mi sembra la meno attendibile.

Allora giochiamo un po’ con i numeri. Prendiamo la probabilità di morire con il COVID-19 suddivisa per fasce di età (ovviamente è una stima, man mano che l’epidemia si diffonde nuovi dati sono disponibili e queste stime possono cambiare).

Adesso facciamo un’ipotesi. Supponiamo che tutti gli italiani si infettino con il nuovo coronavirus. E supponiamo per assurdo che l’efficienza del sistema sanitario non ne risenta. Conosciamo dall’Istat la distribuzione per età anagrafica della popolazione italiana. Quindi possiamo stimare, sulla base della mortalità per fasce di età del CODIV-19 quante persone morirebbero in liena teorica in Italia se tutta la popolazione venisse infettata.

Prendiamo il totale degli ipotetici decessi, lo dividiamo per l’intera popolazione (che abbiamo ipotizzato essere interamente infettata) e otteniamo la letalità teorica.

2,2%

Ora poiché ci viene detto, giustamente, che il virus non guarda in faccia a nessuno, cioè contagia giovani e vecchi, donne e uomini, alti e bassi allo stesso modo (diverso è l’effetto del contagio), dobbiamo cercare un'altra spiegazione alla così alta letalità in Lombardia.

• forse il virus sta circolando maggiormente in luoghi dove è più alta la presenza di anziani e cioè ospedali, case di cura, circoli pensionati, etc.
• forse il numero di contagiati è ben al di sopra del numero di coloro che sono stati riconosciuti positivi.
• forse la Lombardia ha già superato il limite di assistenza che può dare ai malati e molte persone in mancanza di cure (intensive o meno) muoiono.
• forse il contagio si sta diffondendo per la maggior parte in pazienti che hanno già malattie pregresse e che contraendo questo virus muoiono.

L’esistenza di un ceppo lombardo è in contraddizione con la letalità nel Veneto che è inferiore al 3%. Anche questo dato inficia il ragionamento di Ricciardi. Se l’alta letalità in Lombardia dipendesse dalla longevità degli italiani perché in Veneto la letalità è molto vicina ai parametri teorici?

Sarebbe importante rendere disponibile il dato sulla distribuzione per età dei contagiati. Capiremmo meglio il fenomeno. Fenomeno che tra l’altro non è esclusivo della Lombardia. L’Emilia Romagna ha grosso modo lo stesso indice di letalità della Lombardia.

Ieri Ilaria Capua sempre alla trasmissione diMartedì ha citato come possibile causa questa:

“io credo che come al solito la risposta non sia bianca o nera. Per esempio, questo è un virus che si tramette per via aerea, quindi con le droplet e quindi sappiamo che virus simili a questi hanno provocato dei problemi nei sistemi di areazione degli alberghi. Allora, è possibile che magari gli ospedali che gestiscono questi focolai molto grandi, abbiano degli impianti di areazione che non siano a livello tale da garantire la sicurezza di persone che magari sono immunodepresse e sono lì dentro.”

Fonte letalità: worldometers.info
Fonte popolazione per età: Istat