Prodi: l'Euro conviene alla Germania

Post n° 10 - 11 gennaio 2020

Ho visto questo video dove Prodi parla dell'Euro e, partendo dal fatto che nel corso della storia la lira ha svalutato nei confronti del Marco del 600%, afferma come l'Euro convenga alla Germania. L'argomento viene spesso utilizzato dai sovranisti come a dire: “vedi? Anche Prodi lo ammette. L’Euro conviene alla Germania”

Secondo me in parte Prodi ha ragione. Il problema dei sovranisti è che prendono fatti che possono essere veri e li assolutizzano. Un conto è dire che la Germania abbia guadagnato dal cambio fisso e un conto è dire che l’Euro è un’invenzione della Germania per svalutare il Marco. Se allarghiamo il contesto, vedremo che questa cosa, qualora fosse vera, non è certo ciò che ha determinato la crescita della Germania negli ultimi venti anni e che la svalutazione, come strumento prolungato di crescita, è una chimera.

Tra l’altro la convenienza a stare nell’Euro o in Europa, andrebbe valutata su più fronti. L’Italia è il paese europeo che ha ridotto di più punti percentuali la spesa per interessi. Soldi in più che abbiamo interamente speso. Ma torniamo alla Germania.

Il saldo commerciale dell’import di beni e servizi verso l’Europa ha in effetti avuto un’impennata a partire dal 1998. Questo saldo è però relativo anche al commercio con paesi Europei che non hanno l’Euro o che non ce l’avevano ancora e verso i quali il cambio non è fisso. Ipotizziamo comunque che aver fissato il cambio abbia aiutato la Germania ad aumentare il proprio export. A partire dal 2008 questa cosa non è più vera, anzi, dal 2007 e fino al 2013, il saldo verso i paesi dell’Europa crolla. Si riprende un po’ a partire dal 2014 per tornare a diminuire dal 2017.

Saldo commerciale beni Germania

Se però prendiamo l’andamento del PIL noteremo che nei primi anni dell’Euro, la Germania non è cresciuta molto più dell’Italia. Fino al 2007 la crescita cumulata è praticamente uguale. Germania e Italia sono tra i paesi che, all’interno dell’Europa, in quegli anni, crescevano meno. Quindi il vantaggio non è stato tale, almeno inizialmente, da fare la differenza. A partire dal 2009 il divario diventa molto più marcato. Proprio quando il saldo import export di beni verso i paesi dell’Europa è in picchiata.

Andamento PIL Italia-Germania

A partire dal 2010 il saldo commerciale di beni verso i paesi extra UE in Germania aumenta in modo vertiginoso e in parte opposto al saldo verso i paesi intra UE. Qui il cambio non c’entra nulla perché verso i paesi che non fanno parte dell’Unione Europea non è fisso. Quindi dal 2010, quella che la Germania cresce ai nostri danni per il fatto che abbiamo un cambio fisso, è una favola.

Saldo commerciale beni Germania

Ora, l’Italia ha grandemente beneficiato di questa situazione perché, trascinata dalla Germania, ha visto il proprio saldo di beni comperati e venduti all’estero salire malgrado il cambio fisso. Questo è successo perché i prodotti che la Germania vende all’estero non sono interamente fabbricati all’interno del paese. Il marchio è tedesco ma i componenti provengono da diverse parti del mondo inclusa l’Italia. Quindi il fatto che la Germania abbia esportato molto all’estero (extra UE) ci ha favorito. Ovviamente sono state brave anche le nostre aziende che hanno aumentato la propria presenza sul mercato extra-UE.

A questo punto i sovranisti, smentiti dai fatti (per aumentare l’export non serve svalutare ma inserirsi nella competizione della catena del valore), tirano fuori l’altra favola: non potendo svalutare la moneta abbiamo svalutato i salari. In questo modo giustificano l’incredibile performance dell’esportazione avuta in questi ultimi anni nonostante il cambio fisso.

La quota salari (cioè quanto del PIL di un paese finisce nel reddito lordo dei lavoratori) è in costante calo dalla metà degli anni 70. Si assesta a partire dal 2000 e addirittura cresce (cumulato) leggermente, tanto da confutare la tesi che i salari per colpa del cambio fisso siano diminuiti e che grazie a questo il nostro export sia aumentato. No, è aumentato perché la Germania ha trainato il commercio con l’estero soprattutto extra-UE. Già che ci siete date un occhio a come la quota salari sia crollata dopo l'ultima svalutazione, quella del 1992.

Quota salari Italia

Concludiamo dicendo che avere avuto il cambio fisso non pare abbia così svantaggiato il nostro paese nel commercio verso l’Europa. Se escludiamo i periodi della crisi delle .com e quello dei subprime il saldo è sempre positivo.

Commercio di beni Intra-UE Italia

È verso i paesi extra-UE che avremmo potuto fare meglio durante la globalizzazione. Abbiamo perso un treno e diamo la colpa al cambio fisso.

Commercio di beni Italia

Fonte: AMECO Database